Parola che abbraccia

Natale del Signore
anno C - (Lc 2, 8-17)
di don Lucio Greco*

 

Il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio supera ogni tipo di distanza e, in perfetto stile “natalizio”, garantisce amore, gioia e pace in ogni cuore umano. L’effetto immediato è contagioso, ribalta le situazioni più disperate e apre orizzonti divini a tutta l’umanità (e non solo).

«…alcuni pastori». Nessuno avrebbe scelto mai dei pastori come primi destinatari di un annuncio dalle dimensioni universali. E il cuore della notte diventa sorgente di Luce che rischiara e conferma la realizzazione di un piano di salvezza atteso da sempre.

«Non temete: vi annuncio una grande gioia…». Le parole dell’angelo non hanno bisogno di traduzione simultanea, perché passano direttamente dal cuore. Hanno la capacità di rendere credibili gli infedeli, quando si accoglie la Verità che esse annunciano.

«Questo per voi il segno…». Il Signore non fa mancare mai dei segni, a conferma di una Parola divina che deve trovare sempre spazio e accoglienza nella nostra Vita. E così si riapre ogni cammino, anche quello interrotto da troppo tempo, dove la mèta non è lontana, ma ci viene incontro.

«…un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». Se queste parole fossero seguite come delle possibili indicazioni satellitari, ci porterebbero a riscoprire il Natale con Gesù nella semplicità che la vita porta con sé. Ci possiamo provare e ci dobbiamo riuscire!

«…riferirono ciò che del bambino era stato detto loro». La versione dei Pastori coincide con la Verità ed illumina tutti coloro che sono in ricerca e sperano di ritrovare se stessi e la Grazia di Dio. L’incontro con l’angelo abilita i Pastori ad essere annunciatori credibili di un evento che ha cambiato la Storia e continua a cambiare noi, che siamo i suoi protagonisti.

 

*Assistente diocesano Unitario di Ac