#MissioneGiovani - racconti di testimonianza

In occasione della Missione Giovani proposta dalla Pastorale Giovanile Diocesana, abbiamo chiesto ad alcuni giovani di dar voce all’esperienza vissuta.

 

#MissioneGiovani - testimonianza di legalità

Nell'ambito della Missione Giovani del seminario di Molfetta nella diocesi di Otranto, si è svolta a Calimera nella serata di venerdì 7 febbraio una marcia della legalità che ha riunito non solo la comunità locale ma anche quella dei centri vicini.

La Marcia ha preso il via dalla piazzetta Antonio Montinaro, dedicata al cittadino calimerese caposcorta del giudice Falcone e morto insieme al magistrato nella strage di Capaci. Da lì, con le torce dei cellulari accese, la carovana si è diretta verso il vicino centro parrocchiale Madonna della Fiducia.

Nell'ambito dell'iniziativa sono stati proposti dei brani tratti da interventi di papa Francesco e del presidente Mattarella che hanno stimolato i presenti a riflettere sull'importanza del vivere civile ma soprattutto del con-vivere, sottolineando l'importanza del rispetto delle regole e dei propri doveri per costruire un mondo dove ognuno possa sentirsi a casa, amato e mai lasciato solo.

Nell'organizzazione dell'iniziativa sono stati presenti anche l'Azione Cattolica e il locale gruppo Scout Calimera 1, dando una bella testimonianza di collaborazione fraterna tra le realtà associative d'ispirazione cristiana del territorio.

Gianluca Miglietta - giovane di Calimera

 

#MissioneGiovani - testimonianza di normalità

Ormai è diventato difficile trasmettere ai “nostri” giovani l’importanza e l’unicità di un evento che non rientri nella cerchia dei loro interessi; ciò ha amplificato la sorpresa nel vedere tanto entusiasmo e tanta partecipazione durante la settimana che ha portato alla trasformazione di semplici ragazzi, atterrati come degli alieni alla scoperta di un nuovo pianeta e salutati come “solo uomini” coinquilini di questo mondo. Grazie agli incontri, alle manifestazioni e alla “banale” vita di paese abbiamo avuto la possibilità di conoscerci, rimpinzandoci di domande a vicenda e condividendo ognuno la propria storia, come se fossimo con un amico al bar, arricchendoci gli uni gli altri e aiutandoci a comprendere che chi avevamo davanti erano nostri “fratelli” che hanno scelto un percorso di vita differente, non una scelta “strana”, ma come quando scegliamo se fare il medico, il poliziotto, l’ingegnere , l’avvocato. Anche per merito dell’organizzazione parrocchiale e diocesana, i momenti vissuti sono stati così intensi da costruire in breve tempo un bellissimo legame tanto da dispiacerci quella domenica quando, dopo la celebrazione eucaristica, abbiamo dovuto salutare quello che ormai era diventato un amico, lasciandoci, però, con la promessa di rivederci in occasione delle prossime feste patronali. Una missione giovani che ha anticipato Sanremo: i giovani del seminario come dei Lucio Corsi, tramite la loro testimonianza, hanno donato una boccata di vera normalità, nel bel mezzo di un’anormalità normalizzata.

Cristian Scarciglia, responsabile AC settore giovani di Nociglia

 

#MissioneGiovani - testimonianza di collaborazione

Una delle cose più belle che la missione giovani mi ha dato è stata la possibilità di conoscere e collaborare con i vari gruppi diocesani che hanno come obiettivo la cura dei giovani. Sembra scontato, ma spesso tra realtà simili non ci si conosce o si tende a non creare rapporti, chissà poi perché. In particolare, per la preparazione dell'adozione eucaristica svoltasi in contemporanea in quattro punti diversi della diocesi mi è stata data la possibilità di interfacciarmi, come rappresentante dell'Azione Cattolica, con il gruppo Gi.Fra e Scout. Ed è stato bello scoprire, sia durante la preparazione che poi durante l'animazione dell'adorazione, che abbiamo tutti un focus comune: il Signore.

Inoltre, la partecipazione molto sentita da parte di giovani e giovanissimi è stata una bella sorpresa: molto spesso, la frenesia quotidiana ci porta a soffermarci poco in preghiera e farlo insieme, è sicuramente il modo più bello!

Chiara Cariddi, équipe diocesana SG (Serrano)

 

#MissioneGiovani - testimonianza di fede

Salmi 147, 3

"Egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe"

Nell'ambito della settimana di missione giovani, in occasione dell'ultimo incontro, ovvero la Gmg presso il palazzetto di Cutrofiano, siamo stati chiamati a riflettere su quali siano state, nella nostra vita, le ferite impresse nel nostro cuore.

Ognuno di noi ha condiviso "un pezzo" del proprio cuore con altri giovani, provenienti da realtà differenti, ma accomunati dalla stessa voglia di mettersi in gioco e fare rete.

In un secondo momento, abbiamo, invece, riflettuto su chi si prende cura del nostro cuore, cercando di ricomporlo.

È stato un momento per guardare dentro noi stessi: capire quanto siamo umani, quanto siamo piccoli, quanto siamo fragili, ma coraggiosi nel condividere.

È stato un momento per guardarci intorno: riflettere sull'amore che ci circonda, su chi ci ama, su chi persèvera nel rimanerci accanto, per "ricostruirci", proprio come fa il Signore.

Al termine di ogni riflessione, ognuno di noi ha staccato un pezzo da una sagoma a forma di cuore e, finita l'attività, l' abbiamo ricomposta, mettendo insieme tutti i pezzi.

Un cuore solo, fatto di crepe e spazi vuoti. Crepe e spazi vuoti pieni di amore e di speranza.

Secondo lo stile di Gesù, anche noi vogliamo guarire il cuore spezzato di chi ci circonda, di chi è nella sofferenza, non solo fisica; vogliamo essere fonte di speranza, guidati dalla luce di Colui il quale, solo, è fonte di vita eterna.

Giorgia Giannotta, giovane di Cutrofiano