3ª domenica di Quaresima - “L'urgenza della conversione e la logica della misericordia”
anno C - (Lc 13, 1-9)
di don Antonio Tondi*
Il Vangelo di questa terza domenica di Quaresima esalta la grandezza della misericordia di Dio e richiama l’attenzione sull’urgenza della nostra conversione. Gesù racconta la parabola del fico sterile. Un uomo ha piantato un fico nella propria vigna, e con tanta fiducia ogni estate va a cercare i suoi frutti ma non ne trova, perché l’albero è sterile. Spinto da questa cocente delusione (ripetutasi per ben tre anni), pensa di tagliarlo definitivamente. Chiama il contadino che sta nella vigna e gli esprime la sua insoddisfazione così che non sfrutti inutilmente il terreno. Ma il vignaiolo chiede al padrone di avere pazienza e gli domanda una proroga di un anno, durante il quale egli stesso si preoccuperà di curarlo con maggiore attenzione e delicatezza, per stimolare la sua produttività.
Questa parabola ci parla di conversione e misericordia. Ciascuno di noi ha bisogno di convertirsi, di fare un passo avanti, di cambiare rotta; ed è proprio in questa condizione di “essere chiamati alla conversione” che prorompe la pazienza di Dio, la misericordia. Nonostante la sterilità, che a volte segna la nostra esistenza, Dio ha pazienza e ci offre la possibilità di cambiare e di fare progressi sulla via del bene. Dio sa aspettare perché si fida dell’uomo; sa che l’uomo vive di slanci e di lentezze. Dio non taglia ma pota; Dio non sradica ma trapianta; Dio non recide ma innesta.
Nel tempo di Quaresima, il Signore ci invita alla conversione. È tempo di grandi decisioni e di domande esistenziali fondamentali. Per questo possiamo chiederci: cosa posso fare io per avvicinarmi di più al Signore, per convertirmi, per “tagliare” quelle cose che non vanno?
*Assistente diocesano dell'ACR