Incontro con papa Francesco · Piazza S. Pietro - Roma · 30 Aprile 2017
Con questo slogan si è svolto a Roma, in piazza San Pietro, nella mattinata di domenica 30 aprile 2017, l’incontro dell’Azione Cattolica Italiana con Papa Francesco, in occasione della XVI Assemblea Nazionale e delle celebrazioni per i 150 anni di vita dell’associazione.
Oltre 100 mila i partecipanti, che, con aria festosa, hanno colmato piazza San Pietro e via della Conciliazione fin dalle prime ore della giornata.
Dalla nostra Diocesi sono convenuti 230 partecipanti, in rappresentanza di tutti i settori e articolazioni che, fin dalle prime ore della mattina,si sono messi in coda per l’ingresso in piazza, sottoponendosi a due controlli di sicurezza.
Le attività di accoglienza e animazione, con canti, musica, video, ci hanno fatto rivivere i momenti salienti della storia associativa, ricordando le figure eminenti, poi anche citate dal Papa nel suo discorso: Giovanni Acquaderni, Mario Fani, Giuseppe Toniolo, Cristina Giustiniani Bandini, Armida Barelli, Luigi Gedda, Carlo Carretto, Vittorio Bachelet.
Al suo arrivo il Papa ha invitato sulla papamobile alcuni acierrini, per il consueto giro tra la folla, facendo esplodere l’entusiasmo dei presenti.
Il Presidente Nazionale, Prof. Matteo Truffelli, ha presentato l’associazione al Pontefice, garantendo che tutti continueremo “…a fare la nostra parte, di laici costruttori di pace e testimoni di fratellanza dentro la vita di ogni giorno…”.
Poi ha rivolto il saluto al Papa l’Assistente Generale, Mons. Gualtiero Sigismondi, garantendo l’impegno associativo mediante “…una liturgia di strada, …una pastorale del campanello….la cura della vita interiore… sulla linea indicata dalla Evangelii gaudium”….”, guida per le proposte dell’Azione Cattolica".
Il Papa ha aperto l’intervento affermando con orgoglio di provenire da una famiglia di A.C.: la nonna e il papà erano iscritti all’associazione. Poi ha ricordato alcune figure significative della storia dell’Azione Cattolica Italiana, “…uomini e donne di fede esemplare, che hanno servito il Paese con generosità e coraggio…”. Il Papa ha sottolineato il carattere popolare dell’associazione, chiedendo di continuare il cammino, senza “…guardarsi allo specchio…” o “…mettersi comodi in poltrona…”. Ha ricordato la “vocazione tipicamente laicale”, sollecitando a contribuire con impegno e competenza alla costruzione di una società più giusta, equa e solidale, con lo stile del dialogo e dell’accoglienza. La sfida è la scommessa sul successo del dialogo “…anche con chi pensa diversamente da noi, ma desidera la pace, la giustizia, la fraternità….che si costruiscono prendendoci cura di tutti…anche con l’impegno in Politica, con la P maiuscola…”
L’incontro si è concluso con la recita del “Regina coeli”. Poi il grande deflusso per il ritorno nelle nostre sedi, carichi di entusiasmo e di gioia.
Antonio Maniglio,
Presidente diocesano dal 1986 al 1992