Carissimi,
da sempre l’Azione Cattolica guarda al “Sì” di Maria come a un esempio per le tante forme di accoglienza della Parola e di ascolto dei bisogni dei fratelli e delle sorelle, che l’esperienza associativa ci fa sperimentare e alle quali, così, ci educa.
Maria rappresenta perciò per ciascuno di noi e per la Chiesa intera il modello di “adesione” alla volontà di Dio nonostante le umane paure, le incertezze e i dubbi.
Anche il “Sì” di Maria non rispondeva ai “programmi”: di quella fanciulla, del suo sposo Giuseppe e del popolo al quale appartenevano. Ma ciò che è “im-previsto” non è necessariamente qualcosa che ci è ostile. Può diventare un’opportunità per ripensare alle nostre “pre-visioni” e per cogliere
nuove sfide. Maria non ha fatto dei suoi dubbi un motivo per allontanarsi dalla realtà, ma per comprenderla meglio. Anche noi, oggi, non dobbiamo permettere che i nostri dubbi diventino motivi per lasciarci bloccare dalla paura («Come è possibile…proporre l’adesione in queste condizioni?»), ma occasioni per capire e spiegare meglio le ragioni dell’adesione, per scoprire la sua eccezionale attualità (perché la distanza non è né può diventare indifferenza!), per immaginare forme di coinvolgimento o, meglio, di prossimità inedite.
ADERIRE: essere corresponsabili di un progetto
La pandemia ci ha dimostrato che ci sono gesti che sembrano non necessari, ma che rivelano un grande significato; piccole azioni capaci di dare sostegno e generare fiducia: pensiamo a chi si è offerto per portare la spesa agli anziani o a chi ha pensato di essere vicino con una telefonata alle persone sole. Per questo tempo, come Azione Cattolica, il nostro impegno vuole essere proprio quello di non lasciare che nessuno sia solo, ma sostenere e promuovere quei gesti semplici di cui abbiamo riscoperto il valore nei mesi scorsi.
Proporre l’adesione con convinzione ed entusiasmo significa, quindi, innanzitutto avere cura che l’esperienza associativa sia capace di prendere per mano ciascun ragazzo, giovane e adulto, conducendoli con gradualità e delicatezza a gustare e apprezzare la vita comunitaria nella sua pluralità e unitarietà.
IL COSTO dell’adesione è un valore
La proposta dell’adesione dovrà fare i conti anche con le difficoltà che alcuni Soci e alcune Famiglie potrebbero incontrare rispetto al “pagamento della tessera”. Ed è possibile che le particolari condizioni economiche create dalla pandemia facciano emergere con ancora più forza questo nodo.
È importante sottolineare che la quota che paghiamo serve per permettere all’Associazione di esistere e proporre le proprie attività, a ogni livello. Non abbiamo altre fonti di sostentamento! Negli ultimi anni abbiamo scelto di non aumentare le quote, malgrado le problematicità che questo comporta per il bilancio dell’intera Associazione.
Aderire all’AC non significa solamente prendere parte alle attività parrocchiali, ma scegliere di far parte di una realtà più grande, presente in Diocesi, in Italia, nel mondo. Tante storie, originali e preziose, che intrecciano una storia più grande.
UN GESTO nel segno della corresponsabilità
Il nodo della richiesta di pagamento al momento dell’adesione non è una questione da sottovalutare, soprattutto in quest’anno così complicato a causa dell’emergenza sanitaria. Perciò il Consiglio nazionale nella seduta dell’8 novembre ha deciso di rinunciare a €1,00 per gli aderenti dell’ACR e dei Giovanissimi non appartenenti però ai nuclei familiari e che quindi usufruiscono già dello sconto famiglia. La Presidenza diocesana nella seduta del 16 novembre ha deliberato di estendere tale contributo ad ogni Socio dell’ACR e dei Giovanissimi che dovesse aderire all’AC durante l’anno associativo 2020/2021: un significativo passo nello spirito della condivisione delle difficoltà.
A riguardo, troverete maggiori specifiche tecniche nel foglio allegato a questa comunicazione.
Si tratta di una scelta che potrebbe sembrare poco più che simbolica, ma che per l’Associazione diocesana comporta un notevole sforzo economico, dovendo ugualmente svolgere tutte le proprie attività e sostenere le varie spese correnti. Non sarà facile riuscirci, ma è una scelta responsabile che la Presidenza
diocesana ha assunto, nel segno della corresponsabilità.
ADERIRE è un cammino sinodale
L’adesione all’AC, un’Associazione che da 150 anni è un dono e una risorsa per la Chiesa in Italia, è un processo che dura tutta la vita. È una scelta da compiere ogni anno, allo stesso modo in cui si rinnovano le promesse battesimali. È un cammino sinodale. L’accumularsi delle tessere, anno dopo anno, è assimilabile agli anelli del tronco di un albero: indicano la crescita dei Soci «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini».
Grazie per l’impegno con cui curate l’adesione e con essa la nostra Associazione.
Buona adesione a Voi e a tutti i vostri Soci!
L’Amministratore diocesano
Anna Maria Greco