Campo-scuola diocesano ACR · Ostuni (Br) · 27 - 31 agosto 2015
Di seguito sono riportati dei pensieri di alcuni acierrini che hanno partecipato al campo-scuola diocesano ACR negli ultimi tre anni
Ho avuto il piacere di partecipare a tutti i campi diocesani organizzati negli ultimi tre anni. Un'esperienza che voglio raccontarvi.
Ho conosciuto tanti ragazzi che da subito sono diventati miei amici e grazie ai temi affrontati ho imparato un'infinità di cose.
Durante il primo anno con il tema Davide: un piccolo grande Re, abbiamo imparato che Gesù non guarda l'aspetto fisico, né le apparenze, ma viene a chiamarci guardando il nostro cuore.
Il tema del secondo anno è stato caratterizzato dall’attenzione al Battesimo: abbiamo subito compreso che dobbiamo essere pronti alla chiamata di Dio, facendo memoria dell’impegno preso a nostro nome dai nostri genitori il giorno del nostro Battesimo.
Il terzo anno, purtroppo l'ultimo, ha avuto come tema l'Eucarestia.
Abbiamo discusso, divisi in gruppi, sul significato dell'Eucarestia e sulla base delle nostre riflessioni personali, abbiamo trattato ogni giorno un argomento diverso, puntando su tutto ciò che ci può dare la sensazione di non essere in comunione con Dio.
L'esperienza del campo, non può essere descritta in poche righe; per comprenderla in pienezza occorre viverla sulla propria pelle.
Di solito, quando si ritorna a casa i genitori chiedono: “Beh! Cosa hai fatto?”. Mi piace rispondere con questa espressione dialettale: “ce g’è ca nun aggiu fattu!”. Tradotto in italiano: “meglio dire cosa non ho fatto!”.
Intanto, rivolgo il mio saluto, che non è un addio, a colui che mi ha accompagnato spiritualmente in questi tre anni in ACR: l’assistente diocesano Don Luigi Maggio. Non credo che ci siano parole per descrivere quanto bene ha donato a me e a tutti gli acierrini.
E, poi, un ricordo particolare per i membri dell'équipe diocesana ACR e agli animatori che hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla nostra esperienza.
Ci si vede al settore Giovani!!!!
Roberto Stefàno
Uggiano la Chiesa - parrocchia Santa Maria Maddalena
Ho avuto la possibilità di partecipare a tutti e tre i campi diocesani di ACR ed è stata un’esperienza fantastica, che certamente porterò nel mio cuore. Sono indescrivibili l’emozione e la gioia provate durante i campi: tra attività, giochi, amici e risate il divertimento è sempre assicurato.
Vissuto il primo campo, attendevo impaziente il prossimo per poter ritrovare le vecchie amicizie e crearne delle nuove, perché è sorprendente come in soli cinque giorni si possano stringere legami così forti. Gli educatori e la responsabile, lavorando sodo per organizzare le attività, sono sempre riusciti a strapparci un sorriso e il simpaticissimo don ha reso unici anche i momenti di preghiera e di riflessione. Io, ho anche avuto il privilegio di essere stata scelta nell’EDR (Équipe dei ragazzi) lo scorso anno, grazie al quale ho potuto esprimere il mio parere riguardo le cose positive e negative del campo.
I campi diocesani sono opportunità da non perdere perché arricchiscono, fanno crescere, aumentano il senso di responsabilità, fanno fare nuove conoscenze e sono molto divertenti!
Anna Barone
Minervino di Lecce - parrocchia S. Michele Arcangelo
Non è facile racchiudere in poche righe le emozioni provate e vissute in questi anni di ACR!
Negli ultimi tre anni, in particolar modo, ho sentito la mia appartenenza all'associazione più attiva, mi sono sentita più protagonista, perché ho preso parte a tutti gli incontri diocesani, oltre che parrocchiali. Ciò mi ha regalato una carica di energia fortissima! Cosa che ho provato subito dopo il primo campo-scuola diocesano.
In queste occasioni ho avuto modo di conoscere tante nuove persone, altri ragazzi, ma anche nuovi educatori e responsabili che mi hanno aiutato molto a crescere con le loro parole e i loro gesti: non li dimenticherò mai!
Sorrisi, abbracci, gioie e lacrime sono tutte emozioni racchiuse in esperienze fantastiche, che rimarranno nel mio cuore!
Alessandra Esposito
Galatina - parrocchia S. Caterina d'Alessandria