Come Giuseppe custodi della speranza per riscoprire la dignità del lavoro

Veglia di preghiera promossa dal MLAC per il primo maggio

Zollino - Chiesa parrocchiale Ss. Pietro e Paolo Apostoli - 30 Aprile 2015

 

Ci siamo incontrati per pregare per il mondo del lavoro. Per coloro che il lavoro ce l'hanno e per coloro che l'hanno perso o non l'hanno mai avuto. Per chiedere perdono per le tante offese arrecate alle persone che lavorano.

Abbiamo voluto portare nel cuore di Dio la vita di tutti gli uomini e le donne che lavorano, di quanti disoccupati sentono il peso del dover "tirare a campare", di coloro che sono sfruttati, di quanti non sperano più niente. La vita di chi, pieno di speranza, parte dal suo paese in cerca di futuro e trova la morte: morire di speranza è il dramma del nostro tempo! Siamo convinti che il primo modo per essere nel cuore del mondo è portare il mondo nel cuore di Dio.

La nostra preghiera è stata anche di ringraziamento per l'opera delle mani degli uomini. Per tutto quello che gli uomini riescono a costruire di buono, senza dimenticare quanto ancora l'uomo ha bisogno  di camminare perché Dio possa essere presente nella verità della storia.

La preghiera divenga per noi luogo nel quale chiediamo a Dio di poter, insieme con Lui, entrare sempre più nel cuore di questo mondo, perchè con il lavoro di ciascuno questo mondo ritorni ad essere il giardino dove Dio sul fare della sera scende a camminare insieme con l'uomo.

Che il Signore accompagni la nostra vita.

 

 

Per ascoltare la riflessione dell'assistente diocesano: Riflessione proposta durante la veglia di preghiera