Anche quest’anno S.E. mons. Donato Negro, a cui va il nostro sentito ringraziamento, ha istituito la Giornata diocesana dell’Azione Cattolica che si celebra Domenica 29 aprile, V domenica di Pasqua.

Nel cuore del Tempo Pasquale avvertiamo forte il rinnovato invito del Santo Padre che negli scorsi giorni, ricevendo in udienza il Presidente nazionale Matteo Truffelli e l’Assistente ecclesiastico generale mons. Gualtiero Sigismondi, ha incoraggiato «l’Azione Cattolica ad andare avanti nella sua azione missionaria, con sempre maggiore coraggio e capacità di rischiare, per il bene della Chiesa e a servizio del popolo di Dio».

Ci viene chiesto, ancora una volta, di essere coraggiosi nella nostra azione missionaria, di saper rischiare. L’esempio è quello dei discepoli di Emmaus che, riconosciuto il Risorto, partono «senz’indugio» per tornare a Gerusalemme e annunciarlo agli Undici. Poco prima avevano invitato il viandante Gesù, una volta arrivati al villaggio, a restare con loro perché ormai era sera. I discepoli, rinnovati dall’incontro con il Maestro, avvenuto attraverso lo spezzare della Parola e del Pane, non si curano più del giorno che «già volge al declino» e vivono l’urgenza dell’annuncio e della missione.

Se abbiamo incontrato il Risorto allora questo è il tempo di annunciarlo, «senz’indugio». È questo il tempo in cui l’Azione cattolica, a partire dai nostri gruppi e dai nostri Consigli parrocchiali, deve dare nuovo impulso alla propria azione missionaria.

Lo faremo come Associazione all’interno della nostra Comunità diocesana «per il bene della Chiesa» e con lo stile di chi è a «servizio del popolo di Dio». Lo faremo «senz’indugio». Lo faremo solo se, come ci ricorda il brano del Vangelo della V Domenica di Pasqua, rimarremo in Lui e Lui in noi, come i tralci e la vite consapevoli che senza di Lui non possiamo far nulla.

Salvatore Marti
Presidente Diocesano