8 dicembre 2018
«[...] le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori delle singole persone, e danno gioia che raramente s’ha restando per proprio conto, di vedere quanta gente c’è onesta e brava e capace e per cui vale la pena di voler cose buone (mentre vivendo per proprio conto capita più spesso il contrario, di vedere l’altra faccia della gente, quella per cui bisogna sempre tener mano alla guardia della spada)».
Questa citazione tratta dal “Barone rampante” di Italo Calvino racconta molto bene anche la nostra esperienza associativa. Aderire all’Azione cattolica significa mettere insieme le virtù e le debolezze di ciascuno per costruire, pur con tante difficoltà, una bella realtà di comunione e di Chiesa. Sull’esempio del sì di Maria che ha consentito che fosse portato a compimento il progetto di salvezza, il sì con cui ciascuno di noi sceglie di aderire all’Ac diventa sì a Cristo, alla sua chiamata.
Seguire Gesù, però, ci deve rendere capaci di operare delle scelte che passano anche attraverso dei no.
No alla tentazione di leggere, interpretare e giudicare questo tempo e questa storia con superficialità.
No all'indifferenza e all'ignavia che forse dovrebbero inquietarci più della cattiveria e del cinismo.
No alla testimonianza di comodo di chi si serve del Vangelo senza servirlo.
Solo così il nostro sì sarà autentico e credibile.
Buona scelta a tutti!
Salvatore Marti
Presidente diocesano