Dal Campo nazionale MLAC di Capracotta (Is), 21 – 25 agosto 2019
Di Angelo Congedo*
Nel parlare dell’esperienza del Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, nel Campo nazionale svoltosi dal 21 al 25 agosto a Capracotta (IS), non si può che partire da una domanda:
cosa c’entra la “restanza” con il Molise, i confetti, le mandorle, i vetri delle auto e Van Gogh?
Innanzitutto, per intenderci, spieghiamo cos’è la restanza, un termine coniato dal Prof. Vito Teti dell’Università della Calabria, di cui riportiamo la definizione tratta dal sito della Treccani: “Negli studi antropologici, con particolare riferimento alla condizione problematica del Sud d’Italia, la posizione di chi decide di restare, rinunciando a recidere il legame con la propria terra e comunità d’origine non per rassegnazione, ma con un atteggiamento propositivo.”[1].
Chiarito ciò proseguiamo nel discorso, cercando di costruire un filo conduttore che ci porterà a comprenderne le eventuali trame.
Il Molise, regione in via di spopolamento, cerca di resistere a questo fenomeno, costruendo vie altre di sviluppo e vede in prima linea aziende come la Pilkington Italia, leader mondiale nella produzione di vetri per auto e smartphone, con circa tremila dipendenti tra il Molise ed il nord-est, e che ha avviato un serio programma di welfare aziendale, grazie anche ad un modello di leadership basata su principi etici adottati dal suo amministratore delegato dott. Marcovecchio (ndr, socio di AC).
Vi è, poi, la Dolceamaro, azienda produttrice di confetti di altissima qualità, nonché fautrice della rete di coltivatori NutFruit che proprio dal Molise sta cercando di riportare la produzione delle mandorle da confetto in Italia; con una visione strategica che prevede, da qui a pochi decenni, che il Paese e specialmente il Sud Italia, possa tornare ad essere locomotiva mondiale nella produzione di frutta secca, con un business di diversi miliardi di euro.
Non possiamo dimenticarci nel nostro itinerario, dei progetti di innovazione sociale e tecnologica come il Samex, una moneta virtuale utilizzata in Molise, capace di produrre e veicolare ricchezza anche in assenza di credito.
A spronare alla riflessione teologica in questo percorso ci hanno pensato Mons. Bregantini e Mons. Santoro. Dal primo si è avuto modo di approfondire il dibattito sulla chiusura domenicale dei negozi, dal secondo si è gustata la schietta e sincera analisi del mondo delle parrocchie e della necessità di “rendere presente Dio fra gli uomini di oggi” con atti concreti e veri.
A colorare lo sfondo dell’esperienza dei numerosi ospiti, c’è stata la bellezza dell’opera di Van Gogh – La vigna rossa – che secondo la riflessione di don Fabrizio De Toni (Assistente nazionale adulti e MLAC), rappresenta il rapporto appassionato che Dio ha con gli uomini, una relazione sanguigna di un Dio che odora di sudore, di uva, e che attende paziente i ritmi umani e naturali.
Nella consapevolezza sempre crescente e matura che l’Azione Cattolica, attraverso i suoi soci, può giocare un ruolo di rilievo nel mondo del lavoro di oggi, si è concluso il Campo MLAC 2019, in un bagno di relazioni e di sorrisi.
*Membro Équipe Nazionale MLAC
[1]) Cf. Treccani: http://www.treccani.it/vocabolario/restanza_res-29f51f42-89eb-11e8-a7cb-00271042e8d9_%28Neologismi%29/