Seminario di studio ACR · 28/02/2015 - 01/03/2015 · Ancona
I piccoli sono al centro dell’attenzione della Chiesa e al centro dell’Azione Cattolica.
L’ACR vuole dare voce ai ragazzi, ai piccoli, vuole dar loro il diritto di prendere la parola per dare testimonianza, per costruire il Regno di Dio assumendolo come “modello di inculturazione”.
Dal 2007 ad oggi l’incidenza della povertà assoluta nelle famiglie con uno o due figli minori è più che triplicata. Di fronte a tante famiglie disfatte, la Chiesa si sente chiamata a declinare il suo impegno nelle pieghe di tanti drammi, leggendoli alla luce della Parola di Dio, e dando testimonianza della misericordia.
Siamo chiamati a guardare i particolari nella vita dei bambini e vogliamo imparare a educare in pienezza di progetto senza assolutizzare alcuni singoli aspetti che sono sotto la nostra osservazione.
I figli non sono tutti uguali; dobbiamo educare tenendo presente l’unicità dei bambini che abbiamo di fronte.
La storia ci fa vedere come si è passati dalla famiglia autoritaria, alla famiglia affettiva, alla famiglia autorevole.
La Chiesa ha riconosciuto che l’esigenza di ascoltare non riguarda una missione riservata solo ad alcuni, ma a tutti. Gesù fa una richiesta ai suoi discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6, 37) e ciò implica che vi sia la collaborazione di molti per affrontare le cause strutturali della povertà.
L’impegno della Chiesa e dell’Ac deve essere quello di smascherare le povertà visibili (economiche) e quelle invisibili (psicologiche). Tra queste ultime vi è la povertà di libertà, libertà di scegliere e decidere da soli, in autonomia rispetto a generiche imposizioni.
«La mia libertà finisce dove comincia quella dell’altro» (M. Luther King).
Sara Giaffreda - Consigliere diocesano ACR