Carissimi,

la storia d’amore tra Dio e l’uomo si arricchisce con il Natale di un evento straordinario.

Il peccato originale di Adamo ed Eva è innanzitutto un peccato di non fiducia: il serpente riesce ad insinuare l’immagine di un Dio perverso e malvagio che vuole limitare la libertà dell’uomo.
Il Natale ricuce lo strappo originario in questa tela d’amore tra Dio e la sua creatura con un filo che continuamente ed incessantemente Egli ci ridona: la fiducia nella libertà di ciascuno di noi, di scegliere la via del bene e non quella del male.

E per questo affida il Suo progetto di salvezza nelle mani di una coppia giovane ed inesperta, disposta però a fidarsi ciecamente di Lui e a gioire di questo disegno: Maria con la gioia del Magnificat nel cuore ed il Frutto della promessa mantenuta da Dio in grembo non teme di affrontare con lo sposo Giuseppe la quotidianità di una vita che donerà alla storia Gesù il Salvatore.
È bello pensare che il desiderio più grande di Dio sia stato quello di vivere in pienezza la vita della sua creatura per indicargli il destino di eternità a cui è predestinato!

L’augurio in questo Santo Natale è di sentirci ricolmi, come Maria e Giuseppe, della fiducia di Dio per continuare a realizzare il progetto di vita buona del Vangelo.

Il Presidente diocesano                         L’Assistente unitario
  Salvatore VARRASO                            sac. Lucio GRECO