L’azzardo e i suoi compari

Quella indecente pubblicità che il Parlamento non vuole bloccare

In Parlamento, stop all’emendamento M5S sul divieto totale di pubblicità all’azzardo, sostenuto dall’intergruppo parlamentare e dall’associazionismo. La motivazione: si rischiava di bloccare l’intero iter della legge di Bilancio. La verità: non disturbare le lobby ricche e potenti dell’azzardo. E infatti in Parlamento non si arriva mai a una norma che vada in tal senso. La Consulta Antiusura e il cartello “Insieme contro l’azzardo” in cui è impegnata anche l’Azione Cattolica esprimono «disappunto e sdegno» per quanto avvenuto. Per il presidente della Consulta monsignor Alberto D’Urso «il mondo politico e istituzionale del nostro Paese ancora una volta ha privilegiato gli interessi particolari, affaristi e lobbisti ai diritti delle persone a vivere in un Paese civile e democratico, in cui dignità e libertà personale sono protette e rispettate». Attilio Simeone, coordinatore nazionale di “Insieme contro l’azzardo”, denuncia che «al numero esorbitante di vittime dell’azzardo ora si aggiungono quelle create dall’indifferenza della politica». Le associazioni sottolineano come l’azzardo sia il terreno di coltura per l’usura e fonte di dissipazione della ricchezza, rallentando così l’uscita del Paese dalla crisi. A ciò si aggiungono i danni per la tenuta sociale e quelli psicologici, dovuti all’illusione della vincita facile. «Opinione malsana - proseguono le associazioni - che si diffonde soprattutto con una pubblicità pervasiva e martellante che in molti casi viola le fasce orarie in cui non dovrebbe essere reclamizzata, il tutto nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni che dovrebbero vigilare».

 

dal sito http://azionecattolica.it