Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia
«I bambini sono come i marinai», scrive Christian Bobin, «dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso», un immenso che oggi più che mai siamo chiamati a tutelare, garantire e custodire per tutti e per ciascuno di loro. La Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che oggi si celebra in tutto il mondo e che quest’anno pone la sua attenzione sulla ricchezza della diversità, ci richiama proprio a questa responsabilità assunta dalla comunità internazionale sin dal 20 novembre 1989, anno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (ratificata poi nel 1991 anche nel nostro paese).
«I diritti sanciti dalla Convenzione […] sono da considerarsi dei bisogni fondamentali dei bambini e dei ragazzi, nel loro percorso di crescita. Il punto di vista è capovolto, non sono gli adulti a riconoscere loro dei “diritti”, a concedere loro dei “privilegi”, sono i bambini e i ragazzi che, nel loro essere piccoli, hanno bisogno di tali cure e attenzioni, senza le quali il loro cammino di riscoperta e costruzione di sé può essere minato, ostacolato, indebolito» (A. T. Borrelli – M. Nardelli A.T. [a cura di], Prima i piccoli. La Convenzione sui diritti del fanciullo e il protagonismo dei ragazzi, Editrice Ave, Roma 2014, p.4). Se guardiamo alla situazione del nostro paese, secondo quanto è illustrato nell’VIII Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia 2014-2015, appare evidente che «quel sistema organico di politiche per l’infanzia non è mai compiutamente andato a regime» (Ibidem, p.15). Solo per citare alcune conseguenze connesse a questa situazione si osserva ad esempio il progressivo aumento della povertà minorile: in Italia nel 2012 i minori in condizioni di povertà assoluta erano il 10,3% della popolazione di riferimento e nel 2013 erano il 13,8% (Ibidem, p.26). A ciò si aggiunge un sistema di raccolta dati sull’infanzia e l’adolescenza che presenta ancora delle carenze in particolare sul versante del monitoraggio dei minori fuori dalla famiglia: le informazioni relative alle cause dell’allontanamento, alle motivazioni della scelta di accoglienza e ai tempi di permanenza in comunità risultano essere infatti piuttosto datate e lacunose. Inoltre, «la Banca Dati Nazionale dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione è operativa soltanto in circa 11 Tribunali per i Minorenni sui 29 esistenti. Da ciò deriva la difficoltà nel garantire a ogni bambino adottabile la scelta della miglior famiglia – con ritardi negli abbinamenti e minori opportunità per quei bambini di più difficile adozione – e di quantificare e monitorare la situazione dei minorenni che pur essendo adottabili non vengono adottati» (Ibidem, p.40). La tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza deve oggi più che mai tenere conto delle pratiche mediali dei bambini e ragazzi e in tal senso risulta quindi necessario accelerare anche il processo di aggiornamento e validazione dei nuovi codici di autoregolamentazione e co-regolamentazione che dall’ottobre del 2013 (anno in cui è stato rinnovato il Comitato Media e Minori) sono ancora in fase di elaborazione.
Ventisei anni fa la comunità internazionale ha solennemente assunto l’impegno a custodire “l’immenso” di ciascun bambino e bambina: come Azione Cattolica dei Ragazzi desideriamo nuovamente accogliere e far nostra la responsabilità di garantire e promuovere il diritto alla vita e al nome, all’ascolto, alla famiglia, alla salute, all’educazione e all’ istruzione, al gioco, alla fede, alla partecipazione, all’ espressione, alla protezione ecc. per tutti e per ciascuno dei bambini e dei ragazzi che in questo tempo e in ogni luogo della terra ci sono stati affidati a vari livelli. Siamo certi che «in quei diritti così “facili” da enunciare, ma così complessi da rendere quotidiani nelle relazioni e nelle scelte educative» (Borrelli-Nardelli, citato, p.5) è custodito il futuro e la sfida della nostra contemporaneità. Desideriamo allora continuare ad accompagnare con fiducia e speranza questo “immenso” che abita nel profondo del cuore di tutti i bambini e i ragazzi, perché sul solco della memoria possiamo sempre più dar loro voce in ordine alle cose che contano davvero e ascoltare profondamente le loro domande, le loro provocazioni e i loro bisogni. Ci impegniamo a star loro accanto nel segnare e disegnare a loro misura il corso della storia, provando a rendere anche la malattia e le sofferenze in genere un’occasione di svolta che aiuti i piccoli a crescere mantenendo la propria umanità. Ci impegniamo altresì a difendere e proteggere in loro il Bene, il Vero e il Bello affinché ciascuno possa rendersi conto del tesoro e della ricchezza di cui è portatore, per realizzare pienamente quell’ideale di bellezza che custodisce nel cuore e gustare quel “pezzetto di mondo” che è ancora capace di fargli vivere e raccontare le Sue meraviglie!
di Anna Teresa Borrelli - Responsabile nazionale dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
dal sito http://azionecattolica.it