Il campo nazionale? Posso definirlo come un’occasione di “movimento” in un periodo dell’anno in cui, a causa del caldo, siamo abituati a non far nulla. E’ stato l’esempio di come, anche sotto il caldo cocente, sia possibile mettere in moto la propria mente e ritornare, per un attimo, a impegnarsi, a parlare, riflettere e crescere insieme. Nel nostro caso l’impegno stava nel riflettere sulle esperienze scolastiche di ogni msacchino d’Italia e quindi portare avanti discussioni sulla scuola e sul mondo dei giovani. Discussioni che poi ci hanno permesso di buttare giù delle idee su come si possano migliorare i mondi in cui siamo noi i protagonisti. Era il mio primo campo nazionale e, ritrovarsi a passare dai vari eventi diocesani e parrocchiali, a quattro intensissimi giorni ricchi di emozioni e gioie, vissute insieme a msacchini e giovani di tutta Italia, senza dimenticare le perle di saggezza dei vari ospiti, è stata una bella novità! Ho vissuto momenti unici. Quei tipi di momenti che non solo è bello vivere, ma che assumono un valore inestimabile dopo averli vissuti, quando ti rendi conto che ormai hanno segnato il tuo cammino di vita, ti hanno fatto crescere, aprire la mente. A quel punto ti rendi conto che occorre seguire il valore dell’attenzione verso il prossimo e portare quello che hai appreso di nuovo negli ambienti che ormai caratterizzano da tempo la tua vita: diocesi, parrocchia, ma soprattutto scuola!
Lorenzo D'Alba - Membro d'équipe diocesana MSAC