Estate. Ricaricarsi per ripartire
Anche d’estate l’Ac non va in vacanza: tante sono le esperienze associative che durante il periodo estivo vivono bambini, ragazzi, giovanissimi, giovani e adulti. Di più, l’estate è per noi il periodo in cui ricaricarsi per ripartire con ancora più slancio missionario in vista del prossimo anno associativo. Un anno che si preannuncia ricco di eventi importanti per la Chiesa e per la nostra Azione Cattolica. Nel secondo anno del triennio infatti la Presidenza ha scelto di incontrare i consigli regionali e tutti i presidenti parrocchiali nelle diverse regioni, come segno di vicinanza alle Chiese locali, per continuare il percorso iniziato il 3 maggio 2014 nell’incontro con Papa Francesco. Saranno occasioni per conoscersi, ascoltarsi, confrontarsi e fare festa insieme, cercando di andare lì dove pulsa il cuore vivo della nostra associazione.
Questo percorso si intreccia con una serie di importanti appuntamenti della Chiesa italiana e della Chiesa universale: innanzitutto il Sinodo ordinario di ottobre sulla famiglia, ulteriore momento di discernimento ecclesiale in cui tutti sono chiamati a mettersi seriamente in ascolto di tutte le famiglie di oggi. Poi il Convegno ecclesiale di Firenze “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, tappa importante della vita della Chiesa italiana, a cui parteciperanno tanti delegati provenienti dall’associazione per provare a tracciare il cammino della nostra Chiesa per i prossimi anni, a partire dai cinque verbi su cui invita a riflettere la traccia preparatoria: uscire, andare, educare, abitare, trasfigurare.
Tutto questo ci preparerà al grande Giubileo della Misericordia, un tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti, un anno straordinario in cui rispondere all’invito di Papa Francesco a vivere in e con misericordia ogni momento della nostra vita, personale e associativa, riscoprendo il senso di appartenenza all’Azione Cattolica e alla Chiesa.
Un anno impegnativo, dunque, quello che ci attende, durante il quale, come ci invitava il presidente Matteo Truffelli, l’Ac sarà chiamata a passare da un prudente 3-5-2 «a un più coraggioso modulo 4-3-3, votato all’attacco e al gioco a tutto campo, che fa ricorso alla fantasia, all’estro e alla coesione dei reparti»; un modulo che ci spinge ad andare per le strade delle nostre città con la gioia che traspare dai volti di laici che amano davvero la Chiesa e il mondo.
di Carlotta Benedetti - Segretario generale dell’Ac