Pasqua del Lavoro · Calimera · Marullo Costruzioni Srl · 11 Aprile 2017
Le buone prassi continuano: il Movimento Lavoratori di Azione cattolica diocesano ha celebrato la Pasqua del Lavoro in un luogo di lavoro.
L’impresa ospitante, la “Marullo Costruzioni s.r.l.” di Calimera, ha accolto con gioia quest’appuntamento svoltosi lo scorso 11 aprile; la partecipazione è stata numerosa: molti lavoratori delle ditte artigiane e non della zona industriale della cittadina, hanno pregato con noi per tutte le persone che il lavoro ce l’hanno, per i lavoratori precari, per chi ha un lavoro saltuario, per chi il lavoro l’ha perso e per chi incontra difficoltà ad accedervi.
Tale appuntamento annuale costituisce certamente un momento di riflessione sul mondo del lavoro, ma perché sia Pasqua del Lavoro pienamente realizzata e celebrazione del passaggio dalle incertezze della temporaneità e della precarietà del lavoro alle certezze di un lavoro dignitoso, è necessario spendersi ancora di più.
Il Creatore per agire nel mondo, chiede la partecipazione dell’uomo e pertanto, noi soci di Azione cattolica iscritti al Movimento dobbiamo contribuire alla creazione di condizioni finalizzate al rinnovamento sociale.
Accanto alla preghiera per il mondo del lavoro, occorre educarci all’ascolto delle sue problematiche.
Lo studio della concezione del lavoro secondo la Dottrina sociale della Chiesa e il discernimento comunitario, che caratterizza la nostra associazione, possono rendere gli aderenti al Movimento capaci di denunciare le situazioni di sfruttamento lavorativo delle persone e, in giusto modo, competenti per individuare, diffondere e mettere in rete le esperienze esemplari del mondo del lavoro sia del settore privato, come del pubblico.
È necessario formarsi e educare a un nuovo umanesimo del lavoro nel quale l’uomo, non il profitto, sia il centro e il destinatario di tutte le attenzioni; dove l’economia serva l’uomo e non si serva dell’uomo.
Papa Francesco ci invita con urgenza, a percorrere la strada luminosa e impegnativa dell’onestà, fuggendo le scorciatoie dei favoritismi e delle raccomandazioni (cf. Messaggio al Movimento Cristiano Lavoratori del 16 gennaio 2016).
Celebrare la Pasqua del Lavoro vuol dire anche accettare la sfida per una trasformazione dei territori e degli ambienti nei quali viviamo: occorre, dunque, che il movimento si avvii verso un agire pre-politico che comprenda, nel suo significato proprio, tutto l’impegno educativo finalizzato a un radicale cambio di mentalità. Un agire che si traduca in costruzione di una maggiore consapevolezza del valore della vita e del lavoro a livello personale e sociale, contribuendo alla demolizione della cultura della corruzione e dell’illegalità.
In tal modo si può raggiungere una libera e disinteressata lettura dei tempi, per decifrare i valori e i disvalori, per verificare la bontà dell’operato delle Istituzioni e per indicare orizzonti etici di riferimento.
Tale compito di mediazione istituzionale è di fondamentale importanza per promuovere e rinnovare il tessuto sociale, incoraggiare una più ampia e consapevole partecipazione sociale e richiamare ciascuno all’esercizio delle proprie responsabilità, anche quelle delle Istituzioni locali.
Con l’impegno di ciascuno e il sostegno di Cristo Risorto, mettiamoci in cammino.
Santa Pasqua a tutti!
Giuseppe Perrone
Segretario diocesano Movimento Lavoratori di Ac