Parola che abbraccia

1ª Domenica di Avvento - Quattro passi con il Vangelo
anno C - (Lc 21, 25-28.34-36)
di don Lucio Greco*

 

L’esperienza dell’Avvento ha sempre il sapore del Cammino. Inizia un nuovo Anno liturgico e la Chiesa non smette di orientare i passi di Noi, pellegrini dell’Assoluto. Piccole tappe settimanali dove la sosta è festa e il resto fatica e speranza.

Il bello del nostro Cammino è che non può che essere condiviso. I compagni di viaggio, conosciuti e sconosciuti, sono tantissimi e ci danno una carica in più ad ogni incontro.

Così avviene in Avvento, con l’ascolto del Vangelo domenicale: quattro passi con Chi ci ha preceduto nella storia e ci insegna a vivere nella Salvezza.

«Gesù disse ai suoi discepoli…». Con brevi indicazioni, il Maestro indica l’essenziale. Chiede ai suoi Discepoli di avere uno sguardo capace di vedere nelle vicende quotidiane i segni credibili di un futuro divino. La realtà sempre più grande di noi (sole, luna e stelle) può apparire sconvolgente, ma non deve privarci della speranza.

«…risollevatevi e alzate il capo». Datevi da fare! C’è ancora strada da fare. C’è tanto mare da navigare. E solo riattivando le energie migliori (fede, speranza e carità) possiamo conquistare la vera liberazione interiore.

«State attenti a voi stessi». L’indicazione del Maestro va dritta al cuore! E ci aiuta ad individuare da lontano le quotidiane insidie del nostro cammino. Appesantiti da ciò che ingombra il cuore, rischiamo di perdere la meta e non vedere più la strada.

«Vegliate in ogni momento pregando». È la Parola giusta al momento giusto, quello della fatica e della delusione; quello della tristezza e della solitudine. E per riprendere il cammino di un nuovo Anno liturgico il primo passo è proprio questo.

 

*Assistente diocesano Unitario di Ac