L'Ac «abita» il territorio

A Roma l'incontro delle delegazioni regionali

Come bussole che indicano la rotta sono stati scelti due documenti di papa Francesco: l’esortazione apostolica Evangelii gaudium e l’enciclica Laudato si’. Che verranno portate nelle parrocchie, declinate nel quotidiano, tradotte in percorsi concreti. L’Azione cattolica italiana abbraccia la sfida di essere “in uscita” e di vivere l’“ecologia integrale”. Partendo dal basso, amando il territorio. Proprio l’attenzione ai luoghi più prossimi alla gente in cui l’associazione vuole essere presenza viva e costante è al centro dell’incontro dei delegati regionali di Ac che si tiene oggi e domani alla Domus Pacis di Roma. “Abiterai la terra” è il tema dell’evento che si svolge ogni tre anni e che rappresenta una sorta di un appuntamento di medio termine nel cammino a scansione triennale dell’associazione. «Con la nostra 15ª Assemblea nazionale del 2014 - spiega il vicepresidente nazionale Giuseppe Notarstefano - l’Azione cattolica ha fatto proprio l’invito del Papa ad essere corresponsabili della gioia e a parlare alla vita. Adesso abbiamo arricchito il percorso con le intuizioni dell’enciclica sulla cura della casa comune che è il riferimento per la riflessione con i delegati regionali».

L’incontro che ha per titolo quello del volume di commento alla Laudato si’ pubblicato dall’Editrice Ave sarà aperto stamani, alle 10, dall’introduzione del presidente nazionale Matteo Truffelli. Poi la relazione del frate minore francescano padre GianMaria Polidoro. «L’enciclica - sottolinea Notarstefano - esorta a un’attenzione unitaria alle dimensioni umana, sociale e ambientale. E per l’associazione significa riaffermare la centralità della scelta educativa che vuol dire cura e accompagnamento delle persone. Del resto il Papa chiarisce che la salvaguardia del Creato inizia dalla custodia alle relazioni. E il territorio è il luogo privilegiato dove esse si tessono e dove si vivono in modo più prossimo. Ecco perché vogliamo guardare al “piccolo”, al concreto per andare incontro ai bisogni dell’altro».

Nell’incontro torneranno anche le linee-guida indicate nel documento della 15ª Assemblea nazionale dove già si presentava il rapporto fra «il locale e l’universale» come essenziale per l’associazione. «Pur profondamente radicati nel territorio – afferma il vicepresidente – c’è bisogno di lasciarsi interpellare dai segni dei tempi, magari ripensando anche i nostri progetti formativi». E annuncia: «Il prossimo anno sarà dedicato all’accoglienza. Desideriamo approfondire le numerose sfaccettature di questo concetto. Ad esempio, sarà tenuta ben presente la questione delle migrazioni letta sia secondo una prospettiva mondiale, sia analizzando le nostre realtà urbane con le ricchezze e gli stimoli che un fenomeno di così ampia portata comporta». Nel pomeriggio di oggi si parlerà del collegamento regionale nell’associazione con una tavola rotonda e il racconto di alcune esperienze. Domani, alle 8, l’assistente ecclesiastico generale, il vescovo Mansueto Bianchi, presiederà la Messa. Poi sono in programma tre focus tematici su cittadinanza, pastorale e promozione. «Sono le macroaree su cui si gioca la proposta associativa - osserva Notarstefano -. L’impegno sociale e politico diventa, sulla scia dell’Evangelii gaudium, un richiamo a promuovere la crescita di tutta la persona e di tutte le persone. Non è un caso che l’Ac investa sui laboratori della partecipazione e su itinerari per amministratori locali o insegnanti. L’ambito pastorale rimanda alla missione dell’associazione che intende sostenere il cammino delle nostre comunità ecclesiali. Vogliamo cogliere le urgenze alla conversione pastorale e al ripensamento territoriale delle parrocchie. Il terzo asse guarda all’adesione all’Ac che si propone di realizzare se stessa andando oltre se stessa. È la scommessa della missionarietà: l’associazione vuole essere un luogo concreto di incontro e di dialogo dove trovano casa le domande delle donne e degli uomini di oggi e dove le risposte vengono individuate insieme ». L’incontro dei delegati regionali sarà concluso dal presidente nazionale Truffelli.

 

Articolo di Giacomo Gambassi - Avvenire del 26 settembre 2015