Il campo nazionale MLAC di quest’anno, che si è svolto a Policoro dal 19 al 24 agosto, è stato particolarmente ricco di contributi sul tema: “Le periferie del lavoro e il ruolo della comunità cristiana”. Dal presidente nazionale di Ac Matteo Truffelli a Mons. Agostino Superbo, dagli animatori del Progetto Policoro a esperti di strategie e strumenti per l’inserimento lavorativo dei giovani, fino al nostro nuovo Assistente generale Mons. Mansueto Bianchi, tutti hanno offerto la loro competenza ed esperienza, sollecitandoci a riflettere sulla realtà, con le sue fragilità e risorse, e sul nostro necessario contributo. Una parola in particolare mi ha accompagnato: assuefazione. L’hanno ripetuta Mons. Superbo e Mons. Bianchi, riferendosi a chi, avendo perso il lavoro o non avendolo mai trovato, non crede più nella possibilità di vivere con dignità, e a noi, laici impegnati, che stentiamo a trovare parole e modalità d’azione di fronte alle notizie che ascoltiamo e alle storie che incontriamo. Stessa assuefazione che spesso caratterizza chi un lavoro ce l’ha, ma lo vive senza gratitudine, senza amore, senza creatività. Chi in un modo chi nell’altro, abbiamo tutti perso la speranza? Antidoti possibili all’assuefazione? Essere associazione, perché non essere soli fa la differenza; formazione e stupore, che nasce dall’incontro con Dio, con il creato, con gli altri, simili o diversi da me; tutte cose sperimentate in molti momenti dello stesso campo. Non assuefarci, allora, ma stupirci e contagiare gli altri, lavoratori e non, sia in Ac che negli ambienti di vita e di lavoro. E’ questa la prospettiva: continuare a stupirsi per generare sempre speranza.
Maiorano Patrizia
Insegnante appassionata, versatile e precaria di italiano a stranieri Incaricata regionale MLAC Puglia