Tessitori di stoffe straordinarie

Campo scuola nazionale ACR  ·  Roma  ·  5 - 8 agosto 2021
di Lucia Pastore*

 

L’ACR: tutto comincia da qui! Vi auguro di mettere insieme tutti i tessuti ed essere bravi tessitori di stoffe straordinarie, fragili o resistenti che siano.” Questo l’augurio del presidente nazionale dell’AC, Giuseppe Notarstefano, a conclusione del suo intervento al campo nazionale ACR, per responsabili, assistenti diocesani, delegati e assistenti regionali, svoltosi a Roma dal 5 all’8 agosto scorsi.

La competenza è un dono che bisogna mettere a disposizione degli altri perché la cultura è un prodotto collettivo e condiviso; il sapiente è colui che parla con la mente nel cuore e il cuore nella mente”. Don Rocco D’Ambrosio, ordinario di filosofia presso la pontificia Università Gregoriana di Roma, è intervenuto sul rapporto tra competenza e sapienza.

La Piccola Sorella di Gesù, Paola Francesca, ci ha raccontato la sua esperienza in Siria invitandoci a sentire il sapore di Dio nel piccolo, nell’ultimo ma, soprattutto, essere in grado di far sentire Dio al piccolo cogliendo ciò che lui sta vivendo.

Le giornate hanno seguito un ritmo molto intenso tra interventi, laboratori, giochi, sfide per le strade di una meravigliosa Roma notturna, durante le quali è emerso prepotentemente lo spirito accierrino di ciascuno di noi.

Guida di questa fantastica esperienza è stato l’Assistente nazionale dell’Acr, don Marco Ghiazza, che, oltre a farci riflettere sulla pagina di Vangelo (ndr. Fissi su di lui, Lc 4, 14-21) che ci accompagnerà durante il prossimo anno associativo, ci ha guidati nella preghiera e aiutati a scavare nella profondità del nostro animo, della nostra vocazione e del nostro servizio.

Come di rito le conclusioni del campo sono state affidate alla responsabile nazionale dell’Acr, Annamaria Bongio, la cui dolcezza, profondità ed empatia hanno conquistato i nostri cuori suscitando in molti di noi qualche lacrima di commozione per le parole ascoltate e le esperienze condivise.

Anche se all’inizio eravamo tutti un po’ a disagio (mascherine, distanziamento, niente abbracci...) è bastato poco per ritrovare il coinvolgimento e la passione nel servizio ai più piccoli.

L’Acr non è fatta di apparenza o belle parole, ma di sincerità, competenza, sapienza; è fatta di riflessioni profonde, di preghiera e di belle persone con cui condividere il cammino.

Siamo tornate a casa stanche ma cariche, grate e pronte ad iniziare con gioia il nuovo cammino associativo “Su misura per te!” insieme ai nostri ragazzi.

 

*Responsabile diocesana ACR