Testimoni di tutte le cose da lui compiute

XVIII Assemblea elettiva - Otranto 17 - 19 febbraio 2024

A proposito di una indispensabile provocazione

di Pinuccio Frau*

 

Consegnando all’Assemblea la Bozza di Documento finale, Salvatore Marti ha rivelato di aver sottoposto il documento alla verifica dell’Intelligenza artificiale. Una provocazione, un richiamo forte all’attenzione di tutti, anche perchè ha aggiunto: “... se ricorreremo all’Intelligenza articiale per avere suggerimenti, allora dovremo riflettere molto e analizzare bene le cose compiute e da farsi” 1

Sì, si tratta di una provocazione. L’Intelligenza articiale è ritenuta un mezzo importante, favoloso, perchè indica - sostituendosi alla nostra intelligenza - soluzioni efficaci, intelligenti appunto, che soddisfano le richieste più ardite e indicano la soluzione di problemi ritenuti insolubili. Associando le attese alla velocità dell’esecuzione ed alla precisione stilistica.

Ma insieme alle attese, si fanno evidenti alcuni interrogativi etici, alcune insofferenze, giustificate dal timore che una macchina possa sostituirsi all’uomo, e devastare la sua comprensione della vita e, persino, la sua coscienza.

Ma il punto della nostra riflessione, non è dettato dalla paura. Per i credenti la sfida è contenuta nelle parole che ci sono state suggerite: “ ... spendere la propria esperienza nella vita delle persone. “(cf. Nota 1)

La sollecitazione del Presidente non contiene solo un astratto valore umanistico, oppure una indicazione di luogo ideale nel quale spendersi per una esperienza soft, cullata dall’amicizia, dalla cordialità, che pure sono elementi necessari per la relazione personale. E’ alimentata (così può essere intesa), dalla concezione personalista della nostra esistenza, che nel suo significato eccellente, è progetto relazionale, è conoscenza vera della propria ed altrui esistenza; ed è persino percezione politica della propria relazione con la comunità civile (Mounier), nella quale dare spazio alla contemplazione dell’uomo e della donna contemporanei.

Dentro questa relazione non trova spazio il già fatto e pensato dall’Intelligenza artificiale, che non è un mostro, ma un mezzo incompleto, non attrezzato per la comprensione alta della vita, non progettato per cogliere la dolcezza di un amore, o della premura per un bambino, o per la compassione evangelica.

Secondo P.Paolo Benanti presidente del Comitato Ai ed esperto all’Onu, ”... è l’uomo che dà la direzione allo strumento tecnologico, dunque bisogna ricordarsi di rimanere umani: il rischio è la stupidità umana 2

Ancora una provocazione forte, ma necessaria. Perchè, per quanto ci riguarda, la dimensione nella quale spendiamo la nostra azione, è quella ecclesiale, vale a dire la comunità dei credenti. E’ chiaro che i nostri stakeholders (destinatari e portatori di interessi nei riguardi della nostra esperienza) sono identificabili nei compagni di cammino che sono intorno e dentro l’Associazione. Di più, sono i Parroci, il Vescovo e chiunque abbia a cuore una esperienza di comunione. Di più ancora, tutti coloro che ci sono maestri, educatori, amici da sempre, nuovi arrivati, verso i quali noi esprimiamo accoglienza, fedeltà, cordialità. Ma più di ogni esperienza esigente ed onesta, noi conveniamo intorno all’Eucarestia, fonte e culmine della nostra vicenda umana.

Per quanto ci riguarda ed attiene alle nostre responsabilità, varrà la pena sottolineare che noi tutti siamo dentro una intelligenza collettiva che ci sorregge, perché è alimentata da una relazione profonda che caratterizza la nostra condizione di Testimoni di tutte le cose da Lui compiute.

Siamo coloro che amano la Parola, che è forma prima e definitiva della comunicazione necessaria alla nostra esistenza. Ma siamo anche coloro che amano le parole, quelle degli amici, dei compagni di strada, degli educatori, e sappiamo che ogni espressione di compagnia alimenta la percezione della relazione più alta alla quale siamo chiamati.

L’Intelligenza artificiale, allora, può essere percepita in tutta la sua inefficienza rispetto ai valori della convivenza, anche se utilizzata come strumento che aiuta le nostre sintesi, le forme della comunicazione, l’ampiezza del nostro sapere. Ma è l’umanità a garantire l’etica della sua gestione 3, e la responsabilità e il livello del suo utilizzo nell’esperienza sociale.

Siamo noi, noi tutti, corresponsabili dell’utilizzo dei mezzi. La tradizione che ci è stata consegnata prevede che la nostra responsabilità sia dono per tutti, “pane e pesci” da distribuire come nella testimonianza personale che ci ha offerto Salvatore.

A noi è stato donato di ascoltarla.

 

* Parrocchia SS. Pietro e Paolo - Galatina

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L’appunto che qui viene segnalato, e che contiene una prospettiva più ampia di quanto si accenna nell’introduzione, non è stato rivisto dal Relatore e riporta un riferimento di massima alle parole del Presidente

 

“Il documento (finale) , nella sua bozza da presentare all’Assemblea, evidenzia l’importanza del ruolo dei laici ... invita ad essere testimoni di tutte le cose da Lui compiute ... il documento rappresenta una chiamata all’Azione Cattolica, ci invita ad essere fedeli ad una Chiesa aperta ed inclusiva capace di rispondere alle sfide del tempo presente.

Punti di forza: il documento è chiaro e conciso, sottolinea l’importanza di alcuni aspetti chiave per l’Azione Cattolica (ascolto, formazione, corresponsabilità) e delinea obiettivi concreti e realizzabili nel prossimo triennio.

Tuttavia il documento ha bisogno di esporre maggiore concretezza per rendere l’esperienza associativa più efficace ... Non ho scritto io questa relazione: ho sottoposto questo documento all’Intelligenza artificiale e ne è venuto fuori un giudizio vero ... Se l’Intelligenza artificiale, che è un algoritmo, costruito su tutte le esperienze da noi segnalate, allora vuol dire che questo documento dice qualcosa di sensato, ed è bello che abbia segnalato alcune criticità ... ma non offre una conoscenza approfondita della realtà ecclesiale e sociale, non si sofferma su alcuni aspetti essenziali come la crisi della fede o la marginalizzazione dei giovani, non offre strumenti precisi sul come realizzare gli obiettivi del triennio...

L’invito che voglio farvi, allora, dopo questo esercizio di consultazione delle possibilità ricercate nell’Intelligenza artificiale, è quello di spendere la propria esperienza sempre più nella vita delle persone.

Ma se deve ricordarcelo l’Intelligenza articiale, allora dovremo riflettere molto, e analizzare bene le cose comopiute e da farsi.

 

 https://www.milanofinanza.it/news/intelligenza-artificiale-padre-benanti-il-rischio-e-la-stupidita-202402161941359831?refresh_cens

Paolo Benanti (Roma, 20 luglio 1973) è un presbitero e teologo italiano del Terzo ordine regolare di San Francesco. Insegna alla Pontificia Università Gregoriana e presso l’Università di Seattle ed è consigliere di Papa Francesco sui temi dell'intelligenza artificiale e dell'etica della tecnologia.

 

3  https://documenti.camera.it/Leg19/Dossier/Pdf/RI039.Pdf.. Conferenza sull'intelligenza artificiale - Bruxelles, 28-29 gennaio 2024. Anche se si tratta di un documento apparentemente destinato a soli interlocutori istituzionali, può essere utilizzato per una comprensione approfondita dei temi relativi alle responsabilità di gestione dell’Ai

Cf. Anche https://www.youtube.com/watch?v=vCtLUVQZ3Hw, si tratta di una breve intervista concessa da P.Paolo Benanti al termine della audizione in Commissione Parlamentare RAI (Etica della comunicazione)

Cf. Anche https://webtv.senato.it/webtv_comm?video_evento=244705, si può ascoltare P. Paolo Benanti, e la sua intera relazione alla Commissione Giustizia del Senato (Impatto dell'intelligenza artificiale nel settore della giustizia), con aspetti etici di rilevante importanza