Incontro nazionale adultissimi · Roma - Piazza S. Pietro · 29 Maggio 2019
Nel dicembre 2018 la fascia Adultissimi ha dato inizio alla “staffetta mariana” che ha visto l’icona di Maria Immacolata - custodita nella cappella della Domus Mariae a Roma e tanto cara all’Azione Cattolica - girare in pellegrinaggio (“Di generazione in generazione”) nelle diocesi italiane. Il 29 maggio scorso, insieme alla responsabile diocesana del Settore Adulti (Carmen Manco) ed altri adulti e adultissimi della mia diocesi, a conclusione di questa peregrinatio, ho partecipato all’incontro nazionale del Settore Adulti e la consegna dell’icona a Papa Francesco, nel corso dell’udienza in Piazza San Pietro a Roma. Eravamo più di 1000 adultissimi in rappresentanza degli oltre 52.000 over 65 di Azione Cattolica.
Dopo il Regina Coeli, l’incontro è proseguito con l’ingresso in Basilica dei partecipanti, il saluto dei vicepresidenti nazionali per il SA - Giuseppe Notarstefano e Maria Grazia Vergari - e l’Assistente nazionale SA don Fabrizio De Toni. La liturgia è stata presieduta dal card. Angelo Comastri e sono stati interessantissimi gli interventi del Presidente nazionale Matteo Truffelli, di adultissimi, giovani e ragazzi dell’ACR, che hanno testimoniato con la vita vissuta l’essere “generatori” e “generati” nella fede e nella vita associativa.
Infine, il pellegrinaggio sulla tomba di San Paolo VI, di cui ci è stato consegnato un bellissimo pensiero, tratto da un suo discorso sull’AC. Tutti gli interventi sono stati ricchi di messaggi e di “bellezza”, ma qui desidero evidenziare alcuni pensieri di Maria Grazia Vergari, che ha parlato a nome di tutta la Presidenza “degli” e “per” gli adultissimi con conoscenza profonda, riconoscenza e affetto. Di loro dice che li riconosci subito quando vai nelle parrocchie, sempre presenti e disponibili, se non con la parola, sicuramente con la preghiera, pronti a sgranare il rosario per le intenzioni più disparate, orgogliosi della loro spilletta e guai a toccargli la riunione settimanale, presenze silenziose e tanto preziose. Riconosce che sono una ricchezza da valorizzare non solo per il Settore Adulti, ma per tutta l’AC. Possono generare passione associativa e civile, sono custodi della storia e nello stesso tempo capaci di trasmettere e generare nelle generazioni più giovani, le loro esperienze di vita, la storia di una famiglia, di una comunità, di un popolo per continuare a costruire la vita della nostra associazione e del nostro Paese. A loro si chiede che ci consegnino l’essenziale della vita e della fede che in questo tempo di confusione in una società indaffarata e distratta rischia di sfuggirci.
Un sentito grazie va a tutta l’organizzazione di AC che ci ha accolti e coccolati con sorrisi e gentilezza nella sede nazionale di via Aurelia, con un punto di ristoro e visita guidata nella struttura e nella cappella dell’adiacente Domus Mariae, dove tutti insieme abbiamo pregato. Abbiamo “testato”, inoltre, le sedie della sala del Consiglio nazionale e della Presidenza nazionale. Abbiamo preso visione, insomma, in modo concreto, del luogo dove, con grande senso di responsabilità, si prendono le decisioni e vengono tracciate le linee guida che contano per tutti nella grande famiglia di AC.
Questo viaggio è servito anche ad allargare la conoscenza con altri associati e a far nascere nuove amicizie, perché le “uscite”, in quanto tali, servono, appunto, ad “uscire” dalle mura della propria chiesa e dai propri limiti, e favoriscono, attraverso il confronto, le nuove conoscenze e la crescita nelle relazioni interpersonali. Per quanto mi riguarda, questo incontro mi ha trasmesso nuova carica e ha rafforzato le motivazioni del mio impegno in AC. Come ha detto Matteo Truffelli, in un suo intervento ad Otranto: “in AC non si entra per proselitismo ma per seduzione”. Solo l’impegno, il sacrificio e la passione possono produrre frutti. Grazie AC, grazie amici.
Francesca Sticchi
Responsabile parrocchiale per il SA – Parrocchia “Maria Ss.ma Immacolata” (Maglie)