Assemblea diocesana annuale - Otranto, 2 ottobre 2022
di Daniela Gemma*
“Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli del mondo”. Si potrebbe racchiudere l’Assemblea diocesana in questa unica frase che descrive pienamente ciò che ogni membro di Associazione dovrebbe vivere ogni giorno; ma per noi questo sarà il punto di partenza dal quale ci faremo guidare durante tutto l’anno associativo.
Il 2 ottobre scorso, dopo due anni di distanza, ci siamo ritrovati a condividere uno dei momenti iniziali più significativi che dà il via alle attività che l’Ac vive in diocesi e nelle singole realtà parrocchiali.
Dopo la preghiera iniziale, abbiamo ascoltato la testimonianza di Andrea Santantonio, Consigliere e Segretario nazionale del Settore giovani, il quale ha condiviso con noi cosa significa per lui vivere l’associazione.
Ognuno di noi, all’inizio di ogni percorso, ha quell’ansia da prestazione perché vorrebbe che tutto filasse per il verso giusto; ma sappiamo tutti che così non è: “Non dobbiamo pensare di fare la programmazione della nostra vita, cerchiamo di essere creativi e facciamo di tutto affinché la nostra esperienza non diventi la vita degli altri”. Il suggerimento di Andrea racchiude tutto quello che ogni settore dovrebbe tener presente per affrontare l’anno associativo.
Subito dopo la presentazione dei Cammini dell’anno, ogni settore ha attivato dei laboratori di condivisione e di progettazione. L’Acr, rappresentata da alcuni ragazzi che hanno partecipato al campo diocesano estivo, ha vissuto un momento di gioco e di condivisione del tema dell’anno che si è conclusa con una riflessione condivisa in Assemblea.
Nel pomeriggio, dopo la condivisione del pranzo, abbiamo vissuto un momento intenso di preghiera durante la celebrazione eucaristica, presieduta da don Gigi Toma e in memoria di don Gino De Vito, pregando anche per don Arcangelo Ruggeri che è nato al Cielo proprio il giorno prima della nostra Assemblea.
Quello che è emerso da questa esperienza è che non dobbiamo fossilizzarci su quello che è stato o su quello che potrebbe essere, ma su quello che è; occorre vivere il presente, vivere il qui e ora.
Per la nostra vita di fede vale il principio dell’esperienza vissuta a pieno evidenziando l’essenziale, che non possiamo ricercare tra i numeri, ma nelle persone che ci fanno compagnia.
Infine le parole del nostro Presidente hanno concluso questa giornata intensa: “ … Tutti noi siamo attanagliati da tanti dubbi e Gesù non ha mai scelto tra noi quelli che non dubitano. Dio si è fidato dell’uomo e si è fatto uomo…Gesù sta con noi sempre e ci chiede di rischiare il tutto per tutto…La promozione associativa siamo noi, impariamo a guardarci allo specchio e ricordiamoci che quello è il volto dell’Ac”.
*Consigliera diocesana ACR