Si chiamava Libia

Le ragioni della pace: intelligenza e lungimiranza

Chiusa la vicenda dei quattro tecnici della Bonatti, con due lieto fine e due tragedie, restano le domande sul futuro della Libia e la possibilità di un intervento militare dell’Italia alla guida di una coalizione internazionale per combattere l’Isis.

È possibile che fare la guerra a un Paese già in guerra sia l’unica opzione che abbiamo davanti?

Perché non cominciare con il bloccare i flussi finanziari che arrivano ai gruppi armati?

Chi guiderà il Paese, spazzato via l’estremismo islamico?

Sono domande che meritano una risposta, prima dell’armiamoci e partiamo.

 

di Nadia Matarazzo - Componente del Comitato esecutivo dell’Istituto Giuseppe Toniolo e del Centro Studi ACI

 

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