Un viaggio strepitoso

Campo scuola diocesano ACR  ·  Dal 6 al 10 agosto 2018  ·  Marina Serra

Le emozioni di un’educatrice al campo scuola diocesano Acr

“Le persone felici sono coloro che hanno compreso che la misura dell’amore è amare senza misura” (San Bernardo di Chiaravalle, De diligendo Deo).

 Questa citazione racchiude tutto quello che di bello c’è stato nel campo estivo diocesano.

Sono stati quattro giorni intensi, vissuti in un mix di emozioni. Ogni ragazzo ha lasciato un segno e tutti hanno fatto sì che ci prendessimo cura di loro; si sono fidati sin da subito, e abbiamo conosciuto insieme la storia di Rut, una donna coraggiosa.

La sua storia inizia con il viaggio di Elimelec insieme alla sua famiglia. Essi fuggono dalla carestia che aveva colpito Istraele; in questa terra, Maclon e Chilion, figli di Elimelec e Noemi, sposano Rut e Orpa. Noemi perde il marito e i due figli e decide di ritornare al suo paese. Solo Rut decide di accompagnare Noemi nel suo viaggio, compiendo così la sua professione di fede nel Signore di Israele; Rut infatti significa «l’amica, colei che resta accanto».

Rut partorisce un figlio maschio, Obed «servitore del Signore», infatti egli «fu il padre di Iesse, padre di Davide» (Rt 4,17). Rut e Noemi entrano a far parte della storia della Salvezza come antenate di Gesù. Sull’esempio di Rut, i ragazzi comprendono quanto il discernimento non sia un’azione semplice; discernere è accogliere la grazia dello Spirito Santo per imparare a leggere i segni di bene.

Inoltre scelgono di vivere in modo pieno la propria vita mettendosi al servizio dei fratelli. I ragazzi capiscono che ognuno ha un posto privilegiato nel cuore di Dio. La giovane moabita testimonia che il vero discepolo del Signore è colui che compie nella sua vita la legge dell’amore, che si dona con generosità e gratuità agli altri.

La nostra cara Rut ci ha insegnato ad essere felici, ad aprire gli occhi sulle cose belle che sono nella vita di ciascuno!
Ora ognuno di noi è tornato alla propria quotidianità, ma con la consapevolezza di essere un testimone chiamato ad accogliere, a fidarsi, ad ascoltare, ad essere fraterni, a vedere l’essenza, a prendersi cura, a rendere grazie e ad essere responsabili!

Grazie cara Rut per esserci stata accanto in questo percorso, per averci fatto crescere e fatto capire quanto sia importante condividere le proprie gioie e i propri dolori.

Grazie a tutti i ragazzi per essere stati gioia pura: la loro spensieratezza, ingenuità, follia e voglia di mettersi in gioco sempre, ci hanno insegnato a guardare al di là delle apparenze, a riconoscere la vera bellezza di ognuno di noi.

Grazie a tutta l’équipe diocesana dell’Acr  e a Don Luigi per il sostegno e la fiducia reciproca, senza i quali non saremmo stati un gruppo così unito e così fenomenale.

Grazie Signore per questo viaggio strepitoso!
 

 

Clarissa Fina

Già componente dell’équipe diocesana Acr